Abercrombie & Fitch esplora le opzioni di vendita. Secondo quanto si legge su Reuters, che cita fonti vicine all’operazione, il gruppo americano avrebbe infatti assoldato la banca di investimenti Perella Weinberg Partners per valutare gli interessi di “altri retailer”, al momento non meglio identificati, rispetto a una possibile acquisizione. Sollecitati dall’agenzia d stampa, Abercrombie e Perella Weinberg Partners hanno declinato ogni commento.
“Le azioni di Abercrombie – sottolinea l’agenzia – sono scambiate al livello più basso da 17 anni, rendendola un target vulnerabile alle acquisizioni. La società sta facendo i conti con il calo di appeal di t-shirt e maglioni con il logo stampato, in passato molto popolari tra i teenager”.
Abercrombie, la cui sede è a New Albanhy, in Ohio, ha una capitalizzazione di mercato di 862 milioni di dollari (circa 793 milioni di euro) e le sue azioni hanno chiuso la giornata di ieri in calo dell’1,1% a New York con un prezzo di 12,78 dollari. Negli ultimi 12 mesi mesi il titolo ha perso il 50 per cento.
Alla fine di gennaio, la società fondata da David T. Abercrombie ed Ezra Fitch, controllante del marchio omonimo e di Hollister, contava 709 store negli Stati Uniti e 189 fuori dai confini americani. L’azienda ha chiuso il 2016 con vendite in calo del 5% rispetto al 2015 a 3,327 miliardi di dollari, mentre i profitti sono precipitati a 4 milioni di dollari dai 35,6 milioni dell’anno precedente. Nel 2016, Abercrombie ha chiuso 54 punti vendita negli Stati Uniti, confermando le proprie difficoltà finanziarie. Lo scorso febbraio il gruppo ha inoltre promosso Fran Horowitz, presidente e chief merchandising officer dal dicembre 2015, in qualità di nuovo CEO.
Il momento nero di Abercrombie conferma l’impasse del retail americano. Le indiscrezioni sulla prossima messa in vendita arrivano infatti in scia alla bancarotta di colossi a stelle e strisce come Aéropostale, Pacific Sunwear of California, Sports Authority, Vestis Retail Group e American Apparel, alla liquidazione di Vince e all’avvio di significativi processi di ristrutturazione per Macy’s e Sears .