American Apparel si prepara alla liquidazione definitiva degli store europei. Anticipate dall’uscita del brand dal Regno Unito, le dismissioni riguarderanno le 11 vetrine ancora attive in Francia, Belgio, Olanda e Germania, ma “non coinvolgono – si legge su FashionNetwork – lo store di Milano, gestito da un gruppo differente”. La chiusura dei punti vendita è fissata per il 28 maggio prossimo. Secondo quanto riferito da fonti di stampa internazionali, al momento non sarebbero trapelate indiscrezioni sul prossimo uso degli spazi commerciali, né sul futuro dei dipendenti. “L’amministratore legale – ha raccontato Romain Blanc, managing director del retailer in Francia, a FashionNetwork – sta tentando di salvare posti di lavoro cercando un gruppo o un brand disposti a rilevare il business dei negozi e a mantenerne l’organico. Ma al momento è troppo presto per prevedere l’esito delle trattative”.
Lo scorso gennaio, American Apparel è stata rilevata in asta da Gildan Activewear Inc per 88 milioni di dollari (circa 80,4 milioni di euro). Il produttore canadese di abbigliamento non ha acquisito nessuno dei 110 store dell’azienda californiana, prendendo d’altro canto il controllo del brand e di parte delle attività produttive. American Apparel aveva presentato la sua seconda istanza di fallimento lo scorso novembre, rivelando debiti per oltre 170 milioni di dollari.