Utili trimestrali sopra le attese per Adidas che ha archiviato i primi tre mesi del 2017 con profitti per 455 milioni di euro, a +30%, a fronte di ricavi in progressione del 16% a 5,7 miliardi. Il consensus Thomson Reuters aveva stimato, per il primo quarter d’esercizio, utili per 421 milioni di euro. A trainare la performance i risultati registrati in Nord America (+31%), Greater China (+30%), Giappone (+21%) e nell’area Emea (+15%). In Europa e in America Latina, inoltre, le vendite hanno segnato, rispettivamente, un +10% e un +9%, mentre la Russia ha accusato un calo del 10%, dovuto “al difficile contesto economico – spiega la nota ufficiale – e alla chiusura di diversi store”.
A livello dei singoli brand, il gruppo conferma il momento positivo sia per Adidas, che ha registrato un +18% grazie soprattutto a “un incremento double-digit delle vendite dei segmenti running e outdoor e dei prodotti Adidas Originals and Adidas neo“, sia per Reebok, il cui +13% è stato spinto dal “successo delle linee training e Classics“.
“Vista la crescita della domanda per i nostri prodotti in tutto il mondo – ha dichiarato nella nota ufficiale il CEO di Adidas, Kasper Rorsted – siamo stati in grado di migliorare la profittabilità del gruppo nonostante l’instabilità delle valute. Alla luce di questa performance, confermiamo la guidance per l’intero anno. Puntiamo a una crescita double-digit dei ricavi e un proporzionale aumento di redditività”. Per il 2017, Adidas stima vendite in progressione tra l’11 e il 13%, e utili netti a +18-20 per cento.
In mattinata il titolo del colosso di Herzogenaurach è arrivato a guadagnare quasi 2,5 punti percentuali alla Borsa di Francoforte.