Saranno 110 gli esuberi del polo produttivo Giorgio Armani Operations spa di Settimo Torinese. Nel sito sono impiegati 184 professionisti, per lo più donne, alcuni al secondo anno di contratto di solidarietà, in scadenza a settembre. In base alle scelte aziendali di riorganizzare i marchi e all’accorpamento di attività impiegatizie, l’azienda ha comunicato la decisione ai sindacati. I quali hanno ritenuto inaccettabile la proposta dell’azienda, e hanno proclamato ieri una prima ora di sciopero con assemblea durante l’ultima ora di lavoro. Per oggi è stata prevista un’altra ora di sciopero con assemblea per i part time e due ore di sciopero con uscita anticipata per gli altri lavoratori.
«Ai rappresentanti dei lavoratori – ha dichiarato a Il Sole 24 Ore il segretario generale della Uiltec Paolo Pirani – è stato spiegato che il gruppo non è più in grado di sostenere gli attuali livelli occupazionali. È inaccettabile che un marchio così prestigioso annunci di voler perseguire la strada degli esuberi in un sito dove i lavoratori hanno dimostrato di accettare anche sacrifici e di tenere molto alle sorti dell’azienda, come è accaduto in questi due anni di contratti di solidarietà. Non possiamo accettare questa idea di annientare così le professionalità che sono dietro un grande marchio del made in Italy. Coinvolgeremo le amministrazioni locali e le istituzioni”.