Bottega Manifatturiera Borse, cui fa capo il marchio di accessori Gianfranco Lotti, ha presentato domanda di concordato con riserva, in continuità diretta, a seguito di una situazione di crisi aziendale e di un conseguente calo del fatturato. La contrazione, si legge in una nota stampa, “non è stata controbilanciata da un auspicato incremento delle vendite dei prodotti a marchio Gianfranco Lotti, nonostante i consistenti investimenti sostenuti per la valorizzazione del marchio e per la realizzazione di una rete di punti vendita”. La crisi arriva a un anno dall’uscita del CEO Franco Lucà, nominato nel 2013 dal fondo tedesco Halder, proprietario della società dallo stesso anno. “Il fondo – prosegue la nota – ha ciononostante confermato la fiducia nell’azienda e intende sostenere il programma di ristrutturazione e rilancio della stessa, avendo peraltro dato la sua disponibilità ad effettuare, se richiesti e nell’ambito di tale programma, ulteriori sforzi finanziari”. Il piano del concordato, che si andrà a formalizzare a giorni, “prevede, secondo le intenzioni, la preservazione, laddove possibile, dei rapporti di fornitura in essere con i principali soggetti della filiera, e la conservazione, nei limiti del consentito, di gran parte dei posti di lavoro in essere”.
In concomitanza con la richiesta di concordato, la società ha comunicato l’ingresso “in tempi rapidi” di Anton Magnani, manager ex Lario 1898 e artefice del rilancio del marchio Sutor Mantellassi, nel ruolo di amministratore delegato. Sostituirà Leo Giovacchini, nominato AD il primo luglio 2016 ad interim, che resterà nel cda per facilitare il passaggio di consegne.