I timori legati alla Brexit mettono uno stop alla quotazione di Brait. Dopo aver annunciato lo scorso novembre il delisting dalla Borsa del Lussemburgo e l’imminente sbarco sul London Stock Exchange, il private equity sudafricano, proprietario del retailer New Look dal 2015 oltre che della catena di palestre Virgin active, ha deciso di rinviare sia l’Ipo sia il trasferimento dell’head quarter da Malta alla capitale britannica. “Nonostante restiamo convinti dei benefici sul lungo periodo, le incertezze relative al timing e alla forma dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea e il potenziale impatto sui mercati in cui operiamo, ci hanno suggerito di non procedere per il momento con il trasferimento e la quotazione”. Brait non è l’unica società ad aver tirato il freno sul processo di quotazione dopo la vittoria del “leave” al referendum dello scorso 23 giugno. Anche Belstaff, satellite di Jab Holding, ha preferito congelare l’Ipo, operazione per cui aveva completato il trasferimento di tutte le attività finanziarie dalla Svizzera al Regno Unito.