Bilancio in calo per Safilo che ha chiuso il 2016 con ricavi per 1,25 miliardi euro, in contrazione del 2% rispetto agli 1,28 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. Principalmente, spiega la nota ufficiale, sul risultato pesa la contrazione a doppia cifra registrata dal marchio Gucci nell’ultimo anno come licenza del gruppo. “Nell’anno – si legge nel comunicato – le vendite totali del portafoglio dei marchi in continuità sono aumentate del 3,6% a cambi costanti, e del 5,2%, escludendo il business retail negli Stati Uniti ancora in calo, grazie alla solidità dei principali mercati wholesale europei e nord americani, mentre l’Asia ha continuato a frenare”.
Il margine operativo lordo adjusted è sceso del 13,3%, passando da 102,4 milioni a 88,8 milioni di euro; la marginalità si è ridotta dall’8% al 7,1 per cento. Safilo ha terminato lo scorso anno con un utile netto adjusted di 15,4 milioni di euro, in forte aumento rispetto ai 6,9 milioni contabilizzati nel 2015. Il risultato finale è stato però negativo per 142,1 milioni di euro, in conseguenza a svalutazioni per 150 milioni di euro.
Nel 2017, il player di eyewear vedrà “la completa uscita della licenza Gucci e l’avvio della partnership strategica di prodotto siglata con Kering per lo sviluppo prodotto e la produzione degli occhiali Gucci”.
La società, che ha deciso di non proporre la distribuzione del dividendo, ha precisato poi che la migrazione in SAP del centro distributivo automatizzato di Padova ha impattato le spedizioni trimestrali del portafoglio dei marchi in continuità, “le cui vendite sono attese nel primo trimestre in contrazione tra il 15% e il 20%, con conseguente impatto sui risultati economici e finanziari del periodo”. Il gruppo di occhialeria “punta a raggiungere velocemente i livelli di capacità e servizio necessari per recuperare le mancate spedizioni nel corso del secondo trimestre”, spiega la nota ufficiale.
Secondo Luisa Delgado, AD del gruppo, quest’ultimo non dovrebbe subire nessun contraccolpo, almeno nel breve-medio periodo, dall’accordo che nei mesi scorsi Lvmh ha siglato con Marcolin. “Noi abbiamo un buon portafoglio di marchi e siamo messi bene anche con i brand del gruppo Lvmh – ha spiegato il CEO a Radiocor Plus -. Ad esempio, la stessa Dior ha anticipato a fine 2016 il rinnovo della licenza fino a 2020. Inoltre, produrremo gli occhiali Fendi fino al 2022, Givenchy fino al 2021 e Marc Jacobs fino al 2024. La stessa Céline, il cui contratto non è stato rinnovato, la produrremo per tutto il 2017″.
In mattinata le azioni di Safilo perdevano quasi il 4% a Piazza Affari.