Gli americani hanno voglia di fare shopping, ma non di moda. Una ricerca svolta dall’ufficio del censimento degli Usa ha riportato che nel 2016 le vendite retail hanno superato i 5.500 miliardi di dollari registrando un incremento del 3% rispetto all’anno precedente; il settore moda ha contribuito con appena 257 miliardi di dollari. Soprattutto, l’incremento è stato minimo, appena +1%, per giunta ottenuto grazie all’aumento di vendite di gioielli e calzature. Embrematico il crollo delle vendite dei department store (-6%, 155 miliardi di dollari) a favore dell’aumento delle vendite attraverso i canali e-commerce (+11%).
Piuttosto che acquistare abbigliamento gli americani preferiscono investire in altre categorie merceologiche tra cui spicca una propensione per le automobili, la cura del corpo (+7,5%), l’edilizia e il cibo (i ristoratori festeggiano un +6%).
La psicologa dei consumi della Golden Gate University Kit Yarrow ha evidenziato a Wwd l’importanza di questo trend che vedrebbe un incremento costante nel consumo dei settori health e personal care: la popolazione sembra essere sempre più focalizzata sul concetto di longevità e giovinezza. D’altronde tutte le generazioni al di sotto dei baby boomers (X,Y, Z e millennials) sono state cresciute da genitori già attenti alla cura del proprio corpo, vero e proprio status simbol contemporaneo.