Continua la crescita del segmento wearable Technologies (dai tracker per lo sport agli smart watch), il cui giro d’affari, nel 2016, ha toccato quota 16 miliardi di dollari (circa 15 miliardi di euro), e punta a sfondare il tetto dei 34 miliardi entro tre anni. A renderlo noto è uno studio dell’advisory Idc, precisando come negli ultimi 12 mesi siano state vendute 102 milioni di unità tecnologiche, un 25% in più rispetto al 2015. Nel solo quarto trimestre, sono stati venduti 33,9 milioni di prodotti appartenenti a questa categoria, con un incremento del 16,9% rispetto ai 29 milioni di unità del 2015.
Nonostante un calo del 22,7% nelle quote di mercato nei dodici mesi, spiega Idc, FitBit si conferma marchio bestseller con 6,5 milioni di device venduti e una marketshare del 19,2%, seguito dal colosso cinese Xiaomi con 5,2 milioni di unità. Medaglia di bronzo per Apple che ha venduto 4,6 milioni di Apple Watch, mentre a chiudere la classifica dei big c’è Garmin con 2,1 milioni di smartwatch venduti.
Il colosso di Cupertino ha archiviato il primo quarter d’esercizio con ricavi per 78,4 miliardi di dollari (circa 72,5 miliardi di euro), contro i 75,9 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno, registrando, si legge nella nota ufficiale, “il turnover trimestrale più alto di sempre”. In calo, invece, la redditività, con utili netti che in un anno sono passati da 18,3 a 17,8 miliardi. Contraltare al +5% di vendite messo a segno da Iphone (prodotto trainante con un +5% di unità vendute) e al +7% dei computer Mac (+1% di unità vendute), il calo del 22% dei ricavi generati da Ipad (-19% di unità vendute) e il -8% degli “altri prodotti”, categoria che include, tra gli altri, Apple Watch, Apple Tv e Ipod. Il gruppo americano non ha reso noto quanti smartwatch siano stati venduti nel trimestre.