Il sito di riferimento per lo shopping da parte dei millennials Usa? Sorpresa, non è nessuna delle piattaforme online dei department store. A scatenare i click da parte dei giovani statunitensi è il colosso Amazon che ha conquistato il podio (e il portafoglio) degli shoppers tra i 18 e i 34 anni anche nel settore della moda, ovvero quello in cui il gruppo dell’e-commerce sta concentrando importanti sforzi con il recente lancio di nuove etichette, tra cui Lark & Ro. Secondo uno studio condotto da Slice Intelligence e pubblicato dal sito Recode, Amazon rappresenta il 17% circa dell’intera fetta di vendite di abbigliamento nel segmento millennials statunitense lo scorso anno, quasi il doppio rispetto all’8% di Nordstrom che si piazza al secondo posto. Seguono poi Old Navy (5%), J Crew (4,2%) e Victoria’s Secret con il 3,6 per cento. È il risultato di una strategia di focalizzazione sul segmento moda iniziata nel 2006 con l’acquisizione di piattaforme dedicate come Shopbop, alla quale sono seguite quelle di Zappos, Fabric, Woot, Quidsi, Buy-vip e Shoefitr, e il lancio nel 2011 di un canale per acquisti rapidi, My Habit, passando per la collaborazione con il sito Moda operandi, fino alla presentazione, a marzo dello scorso anno, di sette private label dedicate a uomo, donna, accessori e bimbo: Society New York, Lark and Ro, Scout and Ro, Franklin and Freeman, Franklin Tailored, James and Erin e North Eleven. La partita, ora, dopo gli Stati Uniti, potrebbe passare in Europa. Secondo un report di Credit Suisse pubblicato lo scorso ottobre su Asos, Zalando e Yoox Net-A-Porter, i tre player dell’e-commerce in Europa avrebbero da temere, a lungo termine, dalla concorrenza di Amazon e in particolare dalla sezione dedicata alla moda, Amazon Fashion.