Dopo quasi un anno di trattativa, Smi-Sistema moda Italia e le organizzazioni sindacali di categoria Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil hanno sottoscritto l’accordo di rinnovo del Contratto nazionale di lavoro del settore tessile abbigliamento moda, che riguarda 40mila aziende e circa 420mila addetti. Il nuovo contratto avrà durata fino al 31 dicembre 2019, per un totale di 45 mesi e conclude un periodo di agitazioni sindacali e scioperi generali di settore nei mesi di novembre scorso e gennaio. In sintesi, il nuovo contratto nazionale, tra aumenti monetari, welfare aziendale e assistenza sanitaria integrativa, secondo il calcolo dei sindacati porterà nelle tasche dei lavoratori 90 euro in più. Non sono previsti incrementi retributivi, né costi ulteriori per il primo anno. L’aumento sui minimi salariali è di 70 euro (IV livello), suddiviso in tre tranche: dal 1 aprile 2017, 25 euro; dal 1 luglio 2018, 25 euro; dal 1 luglio 2019, 20 euro. Il negoziato ha portato alla modifica della parte normativa con maggiore flessibilità “in entrata” e sulla gestione delle ferie, l’aumento della quota annua di ore di flessibilità da 96 a 104, la nuova disciplina contrattuale dei congedi parentali e l’aggiornamento della disciplina part time.