Tramontato il Ttip tra Usa ed Europa, la manifattura italiana spera ora nel Ceta, l’accordo commerciale Ue-Canada. Il documento, approvato giovedì a Strasburgo con 408 voti favorevoli, 254 contrari e 33 astensioni dal Parlamento Ue, potrebbe avere benefici positivi per la manifattura italiana, in particolare per il settore calzaturiero. Secondo quanto sottolineato dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, in base al trattato è previsto, tra le altre cose, un “abbattimento di dazi su beni di rilievo per il nostro export come macchinari industriali, fino al 9,5%, mobili, fino al 9,5% e calzature fino al 20 per cento”. La sua entrata in vigore, in forma provvisoria, è prevista ad aprile, dopo il voto del parlamento canadese. Occorrerà anche l’approvazione da parte dei parlamenti nazionali e regionali dei 28 Stati membri. L’Ue è per il Canada il secondo partner commerciale dopo gli Usa, e rappresenta quasi il 10% del suo commercio estero, mentre per l’Europa il Canada è dodicesimo nella classifica dei rapporti commerciali.