È stato un marchio che ha caratterizzato gli anni Ottanta italiani. Poi, una lunga serie di sfortunate esperienze imprenditoriali. Adesso, Americanino è stato rilevato da Brand Diffusion, società che si prepara a regalargli una nuova ‘giovinezza’ grazie alla potenza industriale cinese, e a “un piano di sviluppo – spiega l’amministratore delegato Massimiliano Rossi – che punta a 20 milioni di euro di ricavi entro cinque anni”.
Lo storico brand veneto del denim creato da Tato Bardelle, che ha segnato l’affermarsi del jeans quale indumento fashion negli anni 80 e 90, è passato attraverso diversi momenti difficili, con conseguenti cambi di proprietà. L’ultimo titolare del brand è stata la Meta Apparel di Arezzo (che controllava anche Ascot), anch’essa finita in difficoltà. Quest’ultima, in concordato preventivo, assistita da Pambianco, per il tramite del liquidatore giudiziale Giuseppe Bruschi, ha venduto il marchio a Brand Diffusion.
Brand Diffusion è oggi un’azienda specializzata in calzature con in portafoglio marchi come Avirex, Henry Cotton’s, Rifle e Marina Yachting. Ha un consolidato rapporto con un partner industriale cinese, in grado di garantire lo sviluppo delle linee dell’azienda italiana. “Con Americanino – riprende Rossi – introdurremo una novità nella nostra strategia: quest’anno il brand sarà declinato solo nelle calzature, e l’esordio è avvenuto in questo Micam, ma, dal prossimo anno, proporremo anche l’abbigliamento”. Entro il 2017, conclude l’imprenditore, Brand Diffusion aprirà il primo negozio di Americanino a Torino. Entro il 2018 toccherà a Milano.