AltaRoma conferma la sua edizione di luglio ma si apre l’incognita per gli appuntamenti successivi. Se dal Comune di Roma non arriveranno risposte in tempi certi, per la manifestazione sarà difficile andare avanti. È quanto è emerso nel corso dell’audizione dei vertici della società avvenuta nei giorni scorsi in Campidoglio. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, i finanziamenti per la kermesse da parte dei soci sono passati da 3,2 milioni nel 2014 a 1,4 milioni nel 2015 e nel 2016. Nel 2017 è prevista una ulteriore riduzione a 370 mila euro.
“Il principale investitore è il Mise che con 1,5 milioni annui garantisce il 75% della progettualità – ha spiegato il direttore della manifestazione Adriano Franchi – ma per avere il suo contributo noi dobbiamo garantirne il 25%, pari a 500 mila euro, altrimenti rischiamo di perdere anche questo. Il Comune è l’ente che in passato ha manifestato la volontà di uscire (da AltaRoma, ndr) con Risorse per Roma (società partecipata da Roma Capitale, ndr). Ora ci hanno detto che si sta lavorando per scongiurarlo. L’importante è che alle prossime assemblee il Comune sia presente, perché gli altri soci ci sono sempre”.
Per Silvia Venturini Fendi, presidente di AltaRoma la situazione rischia di diventare insostenibile: “È come guidare una Ferrari con il freno a mano tirato. Si può fare una volta o due…Ma poi si deve poter lavorare serenamente. Se c’è il rischio che la manifestazione finisca? Certo, dovete chiederlo ai soci ma io credo che il rischio ci sia”.