Boglioli Spa ha depositato istanza di concordato. E la controllante, il fondo Wise, ha affidato il mandato di vendita a Fineurop Soditic. In base a fonti vicine all’operazione*, le prime manifestazioni d’interesse potrebbero arrivare entro la prima metà di febbraio e ci sarebbero già una decina di soggetti, fra gruppi industriali italiani e fondi internazionali, interessati alla società. La domanda di concordato, riportano sempre le fonti, è stata depositata al fine di garantire la continuità aziendale e permettere alla società di perseguire il piano di rilancio approvato con la consulenza del Boston Consulting Group, il quale prevede il ritorno all’utile operativo nel 2017. Per attuarlo, vi è stato un cambio ai vertici dell’azienda, con Andrea Perrone subentrato a Giovanni Mannucci, ormai ex amministratore delegato di Boglioli.
Boglioli ha chiuso il 2015 con un fatturato di 24 milioni di euro*, di cui il 20% generato negli Usa. L’azienda, secondo le fonti, ha registrato, nel 2016, un Ebitda negativo e debiti finanziari pari a circa 15 milioni di euro.
Wise aveva già provveduto nel 2014 a fare un intervento di rafforzamento del capitale dell’azienda, acquistando il debito che la maison aveva verso Ge Interbanca (pari a circa la metà dell’indebitamento) e convertendolo in patrimonio. Rafforzamento perfezionato anche tramite un aumento di capitale per cassa, sottoscritto anche da due manager, l’ex amministratore delegato Giovanni Mannucci e Andrea Perrone. Dal 2014, inoltre, il brand era al centro di un programma di rilancio che a fine 2015 ha visto la nomina del primo direttore creativo, Davide Marello.
* Notizia modificata il 27 gennaio alle ore 13.20
In precedenza, era stato erroneamente pubblicato che l’informazione proveniva dall’azienda
È stato corretto il dato precedentemente pubblicato di 35,6 milioni