Il menswear batte la donna per il secondo anno di fila, riportando una crescita del +4 per cento. “Sebbene il womenswear rappresenti la base dell’industria, la moda uomo accelera il passo, sostenuta anche da retailer e brand che investono in questa crescente categoria”, riporta lo studio di Euromonitor riguardante l’industria apparel e footwear nel 2016. “Un esempio è il recente lancio di Amazon’s Buttoned Down, la linea di Amazon dedicata all’abbigliamento maschile”.
L’industria dell’abbigliamento e delle calzature globale, invece, ha rallentato la crescita: +3,8% a quota 1.700 miliardi nel 2016, contro il +4,5% a 1.600 miliardi nel 2015. L’incremento è il minore dal 2008 a oggi. E deve ringraziare principalmente lo sportswear che, per il terzo anno di fila, è cresciuto del 7 per cento. Questo mercato è stato valutato, nel 2016, pari a 78 miliardi di euro, ma sono soprattutto le sue derive, come l’athleisure, a guidare la crescita, tanto per l’abbigliamento (+6%) quanto per le calzature (+10%). Un elemento trainante sono, ad esempio, le molteplici collaborazioni tra brand sportivi quali Nike e Adidas e designer appartenenti al mondo del lusso come Riccardo Tisci, Olivier Rousteing e Stella McCartney che hanno contribuito a rispondere all’esigenza di creare un connubio tra mero sport e “fashion”.
A seguire, a livello di crescita per categoria, si posiziona il childrenswear (+6%).
Le aspettative di crescita dell’industria dell’abbigliamento e delle calzature si aggirano intorno 2% annuo fino al 2021, considerando, come sottolineato dal report, il sentimento di incertezza causato dalla Brexit, dall’insediamento di Donald Trump alla presidenza Usa, alla situazione cinese e alla nuova tendenza di preferire le esperienze ai consumi materiali.