Giorgio Armani ha chiuso il 2016 con ricavi in calo del 5% dai 2,65 miliardi del 2015. Ad annunciarlo è stato lo stesso stilista a margine della sfilata di Emporio Armani di sabato, spiegando come il 2017 si annunci “altrettanto complicato”, sebbene la società mantenga un “ottimo livello di liquidità”. Secondo quanto riferito da Armani all’agenzia Reuters, alle aziende della moda serviranno “ancora un paio d’anni per tornare ai precedenti livelli di vendita”.
La maison milanese aveva chiuso il 2015 con ricavi per 2,65 miliardi di euro, in progressione del 4,3% contro il +16% del 2014, penalizzata del rallentamento del mercato cinese. I risultato 2015, si legge sempre sull’agenzia, posizionava Armani come seconda fashion house italiana per fatturato dopo Prada, il cui giro d’affari nello stesso periodo si aggirava sui 3,55 miliardi.