Fossil risponde alle difficoltà finanziarie con la ristrutturazione del retail network e tagli al personale. A riportare la notizia è la stampa americana, confermando l’attuazione del piano di chiusure annunciato lo scorso novembre, piano che nel 2016 avrebbe già registrato alcune dismissioni di cui non sarebbe stato rivelato il numero. Non precisata, riporta Wwd, nemmeno la portata dei licenziamenti, che riguarderanno l’organizzazione globale del gruppo. “Come molte aziende che oggi vivono un momento di difficoltà, stiamo ristrutturando e riposizionando il nostro gruppo per essere competitivi”, ha raccontato alla testata Usa un portavoce dell’azienda. Fossil, che produce orologi e accessori e che in portfolio conta le licenze di marchi come Armani Exchange, Marc Jacobs e Dkny per l’orologeria, è oggi attiva con circa 600 punti vendita. L’azienda guidata da Kosta N. Kartsotis ha chiuso il terzo trimestre 2016 con vendite in calo del 4% a 738 milioni di dollari (circa 693 milioni di euro), registrando un -8% e un -7% rispettivamente in America e in Europa, contro il +12% dell’Asia.