Primadonna Collection continua a crescere a due cifre, con un 2015 a 100 milioni di ricavi (rispetto agli 80 del 2014), di cui l’8% realizzato dall’estero. Per l’anno in corso, la stima è di “tenere la crescita del 2015 e di potenziare ulteriormente sul retail”, spiega a Pambianconews Valerio Tatarella, fondatore e CEO del brand di calzature. Il che si traduce in un incremento del 20-25%, con quota 120 milioni nel mirino.
Il marchio ha aperto, soltanto nel corso di questo esercizio, oltre 60 punti vendita, portando a 380 il numero complessivo dei negozi, ubicati principalmente nei centri città e nei centri commerciali. “Siamo la prima azienda italiana per punti vendita e continueremo così”, afferma l’imprenditore pugliese, che svela anche: “Siamo sbarcati anche negli outlet, con le prime aperture a Valmontone e Città Sant’Angelo in Italia, e a Madrid e Barcellona in Spagna”. Tra i nuovi progetti, l’insegna progetta di aprire il proprio e-commerce in Italia e nei Paesi chiave (l’export, per ora, pesa per il 10% sul turnover totale) entro la fine del 2017.
Tra le iniziative più importanti, il focus sui due nuovi brand, Valerio 1966 e Centmark, lanciati la scorsa primavera. Grazie a queste due nuove insegne, l’azienda conta di ampliare la propria offerta, puntando a target anagrafici, economici e di genere diversi. In particolare, con Valerio 1966, il cui prodotto è completamente made in Italy, Tatarella ambisce ad agganciare un cliente più sofisticato con una ricca offerta di calzature, ready to wear e accessori sia per la donna sia per l’uomo. E il pubblico sembra apprezzare: in soli sei mesi, sono stati aperti otto punti vendita, di cui l’ultimo a Foggia.