Un gruppo, una redazione. Succede in Condé Nast Us che ha praticamente azzerato le divisioni tra le sue diverse testate. Nella sua progressiva ristrutturazione, il gruppo americano ha rivisto l’organizzazione interna passando da una divisione delle risorse umane per magazine a un modello aperto: le risorse a disposizione potranno lavorare per molteplici riviste del gruppo. Dalla fine dell’anno la casa editrice americana dividerà in cinque campi diversi i propri dipendenti: copy/research team, creative, business, editoriali e technology. Alcune risorse, comunica Fashionista.com, continueranno a occuparsi di una singola testata ma altre saranno “spalmate” su più di una rivista come già accade in Hearst, competitor di Condé Nast.
Alcune posizioni resteranno invariate, Anna Wintour è stata confermata direttore artistico, Raul Martinez supervisionerà le unità creative, Christiane Mack dirigerà copy e research team. Edward Cudahy al ruolo di chief technology officer, Jim Norton è il nuovo chief business officer recentemente nominato dopo la sua esperienza in Aol – American on line.
Lo scorso anno la casa editrice ha chiuso la testata Details e unificato i team di Self e Glamour. Tra i magazine di Condé Nast Us compaiono Vanity Fair, Vogue, W, Glamour, Wired, Self, The New Yorker, GQ, Brides, Allure, Condé Nast Traveler, Bon Appétit.