L’azienda italiana Imperial ha chiuso il 2015 a 207 milioni di euro, registrando un ebitda pari al 18,5 per cento. I risultati sono coerenti con una produzione annuale che rasenta i 10 milioni di capi e una strategia che punta ai mercati esteri. E che oggi guarda con interesse al Medio Oriente, con un focus particolare rivolto all’Iran. Imperial, cui fanno capo i marchi Imperial Fashion e Please, esporta infatti circa il 50% del prodotto fra Europa e Asia. Conta già una forte presenza nei maggiori Paesi europei ed extra europei, con centri di distribuzione in Francia, Spagna, Portogallo, Canada, Germania, Olanda, Danimarca, Cipro e Hong Kong.
“Per il 2015 – ha commentato Adriano Aere, presidente di Imperial – la parola d’ordine è stata consolidare in modo da gettare le basi per ulteriori sviluppi futuri. Nei primi 9 mesi del 2016 abbiamo portato numerosi investimenti dentro e fuori l’azienda. Innanzitutto, abbiamo continuato a credere nel progetto Creative Lab, realizzato con l’Università di Bologna a favore di giovani ricercatori, aprendo anche un’area dedicata qui al Centergross dove fosse possibile portare avanti i progetti di ricerca. Allo stesso modo, stiamo guardando costantemente oltre confine per esplorare nuovi mercati. Tra le nostre aree di maggiore interesse, sicuramente l’Iran è per noi importante. Stiamo valutando di entrare in questo mercato direttamente o attraverso dei partner locali, perché siamo convinti che oltre al business, la popolazione sia in grado di apprezzare la qualità dei nostri prodotti, la ricerca e lo stile grazie anche ad una cultura millenaria che ci rende affini nella sensibilità verso gusto e bellezza”.