Posizione di cautela nei confronti del see now-buy now da parte di due dei protagonisti della moda italiana, Patrizio Bertelli e Diego Della Valle, che si sono entrambi espressi sul tema nel corso del Milano Fashion Global Summit, tenutosi questa mattina all’auditorium di Palazzo Lombardia a Milano e promosso da Class Editori.
“Prima di buttarsi – ha spiegato il CEO di Prada – bisogna tenere conto dei tempi strettissimi di produzione che da sempre ci condizionano: spesso vengono a mancare le condizioni ideali tra sfilata e consegna per pianificare correttamente il processo industriale. E i costi continuano a innalzarsi”. “Accorciare i tempi – ha proseguito Bertelli – e investire sul digitale è fondamentale, ma bisogna tenere sempre sotto controllo il conto economico: tante aziende che oggi fanno proclami bisogna vedere quali risultati porteranno a casa”. E sull’iper-ammortamento proposto dal sottosegretario Ivan Scalfarotto, Bertelli si è dimostrato scettico e ha scherzato: “Non dovrà guidare le nostre scelte: altrimenti si fa come con le rotonde, solo perché l’Europa dà i soldi per farne, se ne fanno molte che non hanno senso”. Quanto alla diatriba lusso accessibile contro lusso esclusivo, l’imprenditore non ha dubbi: “Il lusso deve essere accessibile, se va su tutti i canali lo diventa automaticamente”. Prada, attualmente, è presente sul web sia con il proprio e-commerce sia tramite diversi accordi con altri e-tailer: “Sull’online – ha concluso Bertelli – cerchiamo di essere trasversali e di non rinchiuderci in un concetto monolitico, il mercato è globale e bisogna accettare anche posizioni che qualche anno fa non avremmo accettato. Senza dimenticare che a funzionare è la triplice alleanza tra produzione, negozi e digital, è tutto l’insieme a dover funzionare”.
Stessa posizione per Della Valle che, tra l’immediatezza e i ritmi tradizionali, cerca una via di mezzo: “Per produrre qualità – ha detto il presidente di Tod’s – ci vogliono tempi adeguati, stiamo tentando di trasformare le tempistiche. Ogni due mesi i prodotti in store devono cambiare, ci sono un palinsesto e delle storie da cambiare ciclicamente, anche se senza foga”. Circa il percorso specifico di Tod’s, anch’esso presente sia con un proprio online store sia in partnership con altri marketplace, Della Valle è rimasto generico: “Ognuno – ha concluso – ha un abito che si deve cucire addosso, e va ancora tutto verificato. Stiamo tutti cercando il nostro abito su misura. La velocità cambia e sicuramente dobbiamo adeguarci, ma nel limite del possibile”.