Fast Retailing ha chiuso l’anno fiscale concluso lo scorso 31 agosto con un calo dei profitti netti del 56,3% a 48 miliardi di yen (425,47 milioni di dollari), contro i 110,027 miliardi dello scorso anno. Il fatturato ha visto una crescita del 6,2% a 1,786,473 miliardi di yen (15,87 miliardi di dollari), seppur decisamente inferiore rispetto a quella dell’anno precedente (+21,6%). Ad incidere sul calo dei profitti è stato soprattutto il rafforzamento dello yen che si è imposto sui risultati tanto nei primi sei mesi quanto nell’ultimo trimestre.
Per quanto riguarda i Global Brand, il fatturato è cresciuto dell’11,3% a 328,5 miliardi di yen, mentre i profitti operativi sono diminuiti del 34% a 9,5 miliardi di yen. A livello di singoli brand del gruppo, Uniqlo Giappone ha visto i profitti operativi calare del 12,6% a 102,4 miliardi di yen (907,7 milioni di dollari), le vendite aumentare del 2,5% a 799,8 miliardi di yen (7,09 miliardi di dollari). Uniqlo International ha registrato profitti operativi in calo del 13,7% a 37,4 miliardi di yen (331,5 milioni di dollari) mentre le vendite sono aumentate dell’8,6% a 655,4 miliardi di yen (5,81 miliardi di dollari). J Brand ha registrato una perdita (122, 3 milioni di dollari), così come Comptoir des Cotonniers and Princesse Tam Tam, mentre Theory ha migliorato i propri profitti. GU invece ha visto il proprio fatturato aumentare del 32,7% a 187,8 miliardi di yen (1,66 miliardi di dollari), così come i profitti operativi (+34.8% a 22,2 miliardi di yen, 196.8 milioni di dollari).