Tra gli italiani che comprano il lusso, lo scontrino medio per gioielli e orologi è di 2mila euro, mentre per abbigliamento e accessori è di 700 euro per acquisto. E può farlo attraverso un piccolo patrimonio di telefoni: quasi cinque a testa. A dirlo è una ricerca condotta da Google in collaborazione con Ipsos sull’acquisto di beni di alta gamma e l’incidenza del canale digitale sulla relazione tra clienti e brand. Lo studio è stato condotto su un campione composto da 400 intervistati di età compresa tra i 25 e i 65 anni che hanno effettuato almeno due acquisti di beni di lusso (abbigliamento, accessori, orologeria e gioielleria) negli ultimi due anni e con un reddito superiore a 80.000 euro l’anno.
Nel nostro Paese, spiega la ricerca, il 92% dei consumatori del lusso lavora e “ha una situazione finanziaria realizzata autonomamente e una forte propensione per il digitale”. A testimoniarlo sono i 4,9 dispositivi a testa, appunto, che in media ha questo tipo di consumatore, rispetto ai 2 del resto della popolazione. Per pianificare la maggior parte degli acquisti, ci si affida a internet e soprattutto allo smartphone: il 94% del campione analizzato utilizza lo smartphone (contro il 65% della popolazione media che utilizza il computer), il 76% fa una ricerca online prima di procedere alla transazione e addirittura il 47% fa ricorso alla consultazione del telefonino anche quando si trova già in un negozio fisico. E se l’85% degli acquisti avviene ancora nei punti vendita tradizionali, la conversazione online aumenta di anno in anno e il digitale gioca un ruolo importante anche durante l’esperienza in store.