Oltre 250 nuovi lavoratori e 60 milioni di euro di investimenti in innovazione. Questi i numeri del piano di rinnovamento della catena industriale di Safilo, azienda italiana di occhialeria, che si inserisce nella strategia del gruppo al 2020. “Il disegno strategico dell’azienda – si legge su Il Gazzettino – prevede la progressiva inversione delle percentuali di occhiali e componenti prodotte all’interno degli stabilimenti di Longarone, Santa Maria di Sala, Martignacco e Lenti/Bergamo con lo scopo di riportare la produzione dal 30% dello scorso anno al 70% entro il 2020″.
“Gli investimenti si sono concentrati soprattutto sul potenziamento delle capacità produttiva in Italia all’interno di un sistema di produzione in grado di gestire in modo end-to-end l’intero ciclo di realizzazione dell’occhiale”, ha spiegato al quotidiano veneto Leonardo Innocenzi, chief product officer di Safilo.
In sei mesi, gli interventi hanno portato all’ingresso di oltre 250 nuovi lavoratori e a un aumento della capacità produttiva del 25% circa, nonchè al 32% in più di pezzi realizzati nel secondo trimestre rispetto al primo e alla riduzione del 51% degli scarti di processo.
Negli scorsi giorni il Safilo ha annunciato l’acquisizione di un ulteriore 24,4% di Lenti Srl, produttore di lenti da sole con sede a Bergamo, arrivando così a controllare pienamente la società. Il gruppo ha chiuso il primo semestre con un utile netto adjusted di 22,9 milioni di euro, in crescita del 130,6% rispetto a un anno prima grazie alla dinamica positiva degli oneri finanziari netti. Nei primi sei mesi dell’anno l’ebitda adjusted è sceso del 7% a 58,3 milioni, mentre le vendite nette sono calate del 3,5% a 651,1 milioni (-2,1% a cambi costanti).