Stella McCartney ha reso noto, attraverso il proprio canale Instagram, la pubblicazione dell’Environmental Profit and Loss del 2015, il primo report che monetizza l’impatto ambientale del brand. L’azienda, facente parte del gruppo Kering, ha annunciato che, dopo tre anni di misurazioni, l’impatto medio per chilogrammo di materiale usato è stato ridotto del 35% dal 2013, ma che l’impatto negativo è cresciuto del 7% poiché le vendite sono aumentate. La perdita ‘environmental’, dando un valore monetario agli impatti dell’attività, si è attestata a 5,5 milioni di euro per il 2015, anno che, riporta Wwd, la società aveva già indicato come tra i migliori a livello finanziario. Il report prende in considerazione sei categorie: le emissioni di gas effetto serra, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, il consumo di acqua, riduzione dello spreco e i cambiamenti nell’ecosistema. Nel caso McCartney, l’area in cui si concentra il maggiore impatto è nella fase riguardante le materie prime.