H&M, colosso svedese del fast fashion, ha chiuso il terzo trimestre riportando un calo del 9% degli utili netti a 4,82 miliardi di corone (500 milioni di euro). Il dato, leggermente peggiore rispetto ai 4,9 miliardi (circa 510 milioni) previsti dal consensus di FactSet, sarebbe condizionato in negativo dal rafforzamento del dollaro e dal clima particolarmente caldo che ha influenzato le vendite in negozio. I ricavi nei tre mesi allo scorso 31 agosto sono cresciuti del 6% a 56,80 miliardi di corone (5,9 miliardi di euro). Il terzo trimestre rispecchia la performance dei primi nove mesi dell’anno, chiusi con vendite in crescita del 5% a 161,77 miliardi di corone (circa 16,8 miliardi), anche grazie al sensibile aumento del numero di negozi. A fronte di vendite in aumento, i profitti sono invece diminuiti del 17,4%, passando da 15,4 miliardi di corone svedesi (circa 1,6 miliardi al cambio di ieri) a 12,7 miliardi (circa 1,32 miliardi al cambio di ieri). “Abbiamo fatto notevoli investimenti negli ultimi anni, tra cui It e lo sviluppo di nuovi marchi – ha commentato Karl-Johan Persson, CEO del gruppo – e a questo proposito lanceremo uno o due nuovi marchi l’anno prossimo. Questi investimenti, che hanno gravato sui nostri profitti per un lungo periodo di tempo, sono stati necessari in quanto hanno creato una base buona e solida per una crescita sostenibile e redditizia”.