Il declino di Sears può mettere a rischio il futuro di oltre 200 shopping mall negli Stati Uniti. È quanto emerge da un report di Credit Suisse, che precisa come le chiusura di circa il 22% degli spazi commerciali del retailer negli ultimi dieci anni, e la previsione di ulteriori dismissioni, possa provocare una reazione a catena nei centri commerciali che ospitano l’insegna, che faticherebbero a rioccupare i grandi spazi lasciati liberi, rischiando a loro volta la chiusura.
A guidare le stime della società svizzera è il caso emblematico di Montgomery Ward, catena che, fallendo nel 2001 (con la chiusura di 250 punti vendita in un solo anno) ha trascinato con sé il 33% circa degli shopping mall in cui era presente. A fare la differenza, rispetto ai complessi commerciali che ospitano retailer di fascia alta, anch’essi protagonisti di un momento negativo, ci sarebbero le preesitenti difficoltà finanziarie delle destinazioni di shopping nelle aree periferiche. Ad oggi Sears, azienda nata nel 1886 a Chicago e basata dapprima su vendite per catalogo, conta 683 store attivi contro gli 873 del 2005.