Sancita in via ufficiale la frenata dei saldi estivi. I consumi italiani, infatti, sono calati a luglio, mese degli sconti, confermando quanto già si era intuito alle prime rilevazioni. L’Istat ha certificato il segno meno per le vendite al dettaglio nel periodo: -0,2% rispetto al mese precedente (e -0,3% in volume) e -0,2% su base annua (-0,8% in volume). A fare male sono soprattutto i prodotti non alimentari (-0,5% in valore). In questo quadro, si salvano i mobili, gli articoli tessili e l’arredamento (+0,6%) grazie anche alla spinta del bonus mobili. Invariati gli acquisti di profumeria e cura della persona, mentre invece mettono la retromarcia, seppur lieve, il comparto abbigliamento e pellicceria (-0,2%), e, più accentuata, quello di calzature e gli articoli in cuoio (-0,4%). “Serve un piano industriale – ha commentato Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione – per il rilancio dei consumi, articolato con interventi che aiutino la ripresa della natalità e ridiano certezze e fiducia al ceto medio”.