Sator si prende la maggioranza di L’Autre Chose. Il fondo di private equity, che già tre anni fa era entrato nel capitale del brand italiano con una quota di minoranza, è salito all’84% “per dare nuovo impulso al processo di espansione avviato col primo investimento del 2013”. La famiglia Boccaccini mantiene il rimanente 16% del capitale di Boccaccini Spa, società cui il marchio fa capo, e conferma il proprio coinvolgimento nell’azienda. Contestualmente all’operazione, avvenuta ai primi di agosto, Erika Filipponi è stata nominata nuovo amministratore delegato, mentre la presidenza è stata assunta da Pier Luigi Rossi.
Dall’anno dell’ingresso di Sator, si legge in un comunicato, “sono stati effettuati investimenti nel canale retail, raddoppiando il numero delle boutique monomarca, ed è stato avviato un processo di rafforzamento manageriale”.
A livello di fatturato, stando al bilancio non consolidato, l’azienda ha archiviato il 2014, ultimo anno disponibile, con 17,5 milioni di ricavi, in crescita del 5% rispetto ai 16,6 del 2013. Attualmente, L’Autre Chose, conta su una distribuzione attraverso negozi multimarca (che valgono l’82% dei ricavi), oltre a 7 boutique e tre outlet tra Italia (che vale il 76% del fatturato complessivo) ed estero.