I principali produttori di imbarcazioni e aziende nautiche escono da Confindustria. In un comunicato diffuso venerdì, 15 aziende italiane del settore hanno annunciato lo strappo. La decisione, si legge nella nota, “è stata motivata dalla ormai prolungata mancanza di attenzione al comparto nautico da parte della confederazione”. Il gruppo di aziende che esce dalla compagine fa parte di Nautica Italiana, e rappresenta l’eccellenza del settore in termini di volumi, brand e occupazione generata. Per “analoghe ragioni di immobilismo e di etica”, gli stessi produttori e altre 60 primarie aziende erano usciti nel 2015 da Ucina, l’Unione Nazionale dei Cantieri e delle Industrie Nautiche e Affini. “Ucina non presta alcuna attenzione all’innovazione”, sostiene il comunicato congiunto, definendo “assurdo” che la sua presidenza sia affidata a un dipendente di un gruppo francese, il gruppo Beneteau, diretto concorrente del made in Italy. I 15 marchi uscenti sono Apreamare, Azimut Benetti, Baglietto, Cantiere delle Marche, Cantieri di Sarnico, Colombo, Gruppo Ferretti, Maltese, Mase Generators, Mondomarine e cantieri di Pisa, Opem Sistemi, Perini, Picchiotti, Tecnopool, Viareggio Superyacht, Vismara Marine.