Burberry chiude il primo trimestre dell’esercizio fiscale 2017 caratterizzato come “difficile” dallo stesso gruppo britannico con un calo delle vendite a perimetro costante, sottolineando quindi il lavoro che spetterà al nuovo CEO Marco Gobbetti, ma il risultato supera comunque le attese degli analisti. Le vendite retail nel trimestre al 30 giugno si sono attestate a 423 milioni di sterline, stabili rispetto al pari periodo dell’anno scorso. A perimetro costante il gruppo ha registrato un calo del 3% contro il declino del 5% del consensus di Bloomberg.
La flessione tocca in modo generalizzato tutti i principali mercati. Il gruppo ha subito un rallentamento delle vendite a Hong Kong e Cina, mentre i suoi negozi in Europa sono stati colpiti dal calo del turismo, in particolare dall’Asia, dopo gli attacchi di Parigi e Bruxelles. In miglioramento, invece, il Regno Unito. Cresce in tutte le regioni il business digitale con il mobile che è arrivato a rappresentare il 60% del traffico del sito. Le attese per l’intero anno restano caute. Il gruppo si attende una crescita “low single-digit” nei ricavi retail a fronte invece di un rallentamento del wholesale: Burberry prevede per il semestre al 30 settembre che le vendite all’ingrosso calino di oltre il 10 per cento. La società britannica si aspetta tuttavia benefici sui profitti dall’andamento dei tassi di cambio con la sterlina con un impatto positivo atteso di 90 milioni di sterline.
A metà mattina il gruppo sta guadagnando oltre il 5% sul listino azionario britannico.