Non era facile fare meglio. Milano ha portato a casa il massimo risultato per la settimana della moda uomo, grazie al dinamismo di ‘chi c’era’ e alla rinnovata voglia di creare (anzi, allargare) l’evento attorno alle collezioni p/e 2017. Dopo Pitti Uomo, gli addetti ai lavori, a cominciare da giornalisti e buyer, hanno offerto una dimostrazione di fiducia al sistema, senza penalizzare chi, nonostante tutto, ha scelto di esserci. Ma questo non nasconde la realtà: la Fashion Week uomo ha dovuto fare i conti con la delicata situazione del comparto maschile, sintetizzata nelle numerose defezioni di big names.
EFFETTO SORPRESA
Affascinati dalla formula ‘see now-buy now’, pronti a unificare sfilate uomo e donna a settembre, in fase di cambiamenti alla direzione creativa. Brand come Ermenegildo Zegna, Antonio Marras e Stella Jean hanno preferito saltare il turno mentre Bottega Veneta, Calvin Klein Collection, Ermanno Scervino, Trussardi e N°21 hanno diversificato l’incontro con stampa e buyer allestendo delle presentazioni in sostituzione della tradizionale sfilata. Per chi è rimasto è stato necessario alzare il livello di attenzione. Le griffe in calendario si sono rimboccate le maniche di camicia (made in Italy) e, chi più chi meno, hanno sorpreso i propri ospiti con effetti speciali. Non più una semplice passerella percorsa dai modelli, ma veri e propri eventi nell’evento per non passare inosservati e mitigare la mancanza per gli assenti. Dirk Bikkembergs ha allestito un vero e proprio show acquatico all’interno delle Piscine Caimi di Porta Romana, eccezionalmente aperte in anteprima dopo lunghi restauri. Un allenamento al tramonto tra giocatori di pallanuoto prima di procedere con il defilè a bordo piscina, cui ha fatto seguito una notte di musica, balli e free bar a disposizione dei numerosi invitati. Versace ha intrattenuto il suo parterre con un estratto del video ‘Chicago is my beat’ girato dal famoso fotografo Bruce Weber durante lo shooting della campagna pubblicitaria autunno/inverno 2016-17 raccogliendo una standing ovation finale. Etro ha proiettato lo short film ‘Blue’, regia cinematografica e immagini intense appena prima di svelare la collezione. Anche Vivienne Westwood ha anteposto alla sfilata una breve clip, dedicata al giornalista Julian Assange di cui perora con caparbietà la liberazione. Prada ha invece accolto i suoi ospiti presentando le nuove fragranze La Femme e L’Homme in uno spazio simile a un department store di lusso adiacente alla main room. Philipp Plein e Marcelo Burlon County of Milan hanno puntato sulla forza della musica attarverso esibizioni live prima e durante la sfilata. Moncler Gamme Bleu ha dato vita a un vero e proprio campo scout con tanto di ranger scoiattoli regalando una performance divertente senza perdere di vista il focus sul prodotto.
PRESENTAZIONI: IN E OUT
Scegliere di presentare la propria collezione in showroom o all’interno di una location appositamente predisposta ha giovato al rapporto diretto tra brand e fashion crew mantenendo presente il feedback dei social network. Trussardi ha optato per la Pinacoteca di Brera, Christian Louboutin ha affittato un’officina meccanica in zona Navigli, Dondup un giardino in via Palestro, altri hanno scelto di esibire la collezione in house riscuotendo comunque l’attenzione del pubblico. Le sovrapposizioni, invece, hanno limitato il successo ottenuto dai marchi supportati dalla Camera Nazionale della Moda Italiana. Lo spazio in via Bergognone 34, sede anche del Men’s Hub per i nuovi talent, non è stato preso d’assalto durante le sfilate dei suddetti brand in calendario.
E LEI, FRA NOI
Il trend delle sfilate miste non stenta a scemare e, anzi prende piede. Capitanate da Gucci e Prada, sempre più aziende hanno presentato numerose proposte femminili accanto alle collezioni maschili. La fashion week diventa quindi una vetrina strategica per mostrare dal vivo la pre-collezione (solitamente veicolata solo online o attraverso appuntamenti privati) oppure dar spazio a una preview di ciò che verrà più ampiamente svelato a settembre. Versace, Vivienne Westwood, Dirk Bikkembergs e Christian Pellizzari hanno, tra gli altri, alternato look per lui e lei garantendo un certo ritmo agli show e la curiosità per le collezioni femminili. Vivetta ha addirittura allestito un evento en plein air dedicato esclusivamente alla resort femminile 2017.
PARTY TIME
A conclusione di ciascuna giornata Milano ha dato il meglio di sé nell’entertainment. Al dare il via alle danze l’evento post-sfilata di Dsquared2 all’interno del ristorante con terrazza Ceresio 7 culminato con il bagno in piscina dei designer. Karaoke party al Bar Martini per celebrare la collezione Dolce & Gabbana. Cena placée all’intero della Fondazione con numerosi ospiti internazionali accolti da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli.
Un brindisi in attesa della fashion week di settembre che, nomi alla mano, si preannuncia più corposa.
di Marco Caruccio