Esercizio fiscale in crescita per Nike che ha archiviato i 12 mesi al 31 maggio scorso con profitti in aumento del 13% a 3,8 miliardi di dollari (circa 3,4 miliardi di euro), a fronte di ricavi a +6% per 32,4 miliardi (circa 29,2 miliardi di euro). Trainante la performance del marchio Nike, in crescita del 13% a 30,5 miliardi di dollari, mentre i ricavi di Converse hanno messo a segno un +2% per circa 2 miliardi.
Sotto le stime la performance del quarto trimestre d’esercizio, quando il colosso dello sportswear ha registrato vendite per 8,2 miliardi di dollari, in progressione del 6%, contro previsioni del consensus Thomson Reuters per 8,28 miliardi, mentre l’utile netto ha perso 2 punti percentuali a 846 milioni. A deludere gli analisti soprattutto le previsioni di Nike per l’esercizio che terminerà il prossimo maggio, con ricavi che dovrebbero registrare una crescita single digit, contro il +10-12% stimato dal competitor Adidas.
“Il nostro obbiettivo è quello di accrescere ulteriormente il nostro potenziale il Nord America e nell’Europa Occidentale, crescere in Cina e nei mercati emergenti, sviluppare il marchio Jordan nelle diverse categorie di prodotto e dare nuovo impulso al segmento donna. I prossimi investimenti riguarderanno soprattutto il portale Nike.com e la valorizzazione delle migliori partnership wholesale”, ha dichiarato Mark Parker, CEO di Nike.
Il titolo del gruppo di Beaverton ha chiuso la giornata di ieri in crescita del 2,31% alla Borsa di New York. Ma, secondo quanto riportato da Reuters, è scesa pesantemente nell’extended trading.