Under Armour si prepara all’emissione del suo primo bond per ristrutturare il proprio debito (ripianare una linea revolving). L’offerta sfrutta il momento favorevole del mercato, in cui gli oneri finanziari per le società investment grade sono a livelli molto bassi, pari a circa il 3,05 per cento. Il bond decennale da 500 milioni di dollari (circa 442,4 milioni di euro), si legge su fonti di stampa internazionale, potrebbe costare un rendimento dell’1,65% più alto dei corrispettivi titoli di debito pubblico.
Il gruppo di Baltimora ha archiviato il primo trimestre d’esercizio con utili per 19 milioni di dollari (circa 16,8 milioni di euro), a +63% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a fronte di ricavi netti in aumento del 30% a 1,05 miliardi. Nei tre mesi al 31 marzo, hanno registrato una progressione del 33% le vendite dirette, a quota 266 milioni di dollari, mentre il wholesale, a +28%, si conferma canale di riferimento con un fatturato di 744 milioni di dollari. A livello geografico, il Nord America ha registrato una crescita del 26%, mentre il business internazionale, che oggi rappresenta il 14% del turnover, ha segnato un +56 per cento. Negli scorsi giorni, inoltre, Under Armour ha nominato il designer belga Tim Coppens come nuovo executive creative director, preparandosi a lanciare sul mercato una nuova collezione premium uomo e donna, pensata non solo per le performance atletiche, ma anche per la vita quotidiana.