Solo un anno fa, Ralph Lauren aveva avviato il proprio processo di riorganizzazione, annunciando il taglio di 750 posti di lavoro. A maggio 2015, infatti, il nuovo presidente Global Brands, Cristopher H. Peterson (ex Procter & Gamble), annunciò che la complessa ristrutturazione, che traghetterà il gruppo verso un nuovo modello operativo, porterà la società a risparmiare oltre cento milioni di dollari all’anno, risultato che comincerà a vedersi soprattutto a partire dall’anno fiscale 2017. Ora, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, sarebbe al vaglio un ulteriore taglio, circa l’8% della forza lavoro full time del marchio. Larsson, CEO di Ralph Lauren, avrebbe dichiarato che il gruppo rivedrà la propria strategia distributiva: 50 store, circa il 10% degli spazi della compagnia, saranno chiusi. I tagli del personale dovrebbero riguardare mille posti di lavoro. Il marchio ha chiuso il terzo trimestre in frenata, rivedendo le stime sul 2016: ricavi in discesa del 4% a cambi costanti arrivando a 1,95 miliardi di dollari (circa 1,74 miliardi di euro), con un calo anche dei profitti, in discesa del 39% a 131 milioni di dollari.