Carlo Capasa è stato confermato presidente e consigliere delegato della Camera Nazionale della Moda Italiana dall’Assemblea ordinaria dei soci dell’associazione. Quest’ultima ha inoltre eletto il consiglio direttivo, che, per il biennio 2016-18 include tra gli altri Patrizio Bertelli CEO di Prada, Marco Bizzarri, CEO di Gucci, Massimo Ferretti, presidente di Aeffe, Renzo Rosso, fondatore e presidente di Otb, e Stefano Sassi, AD di Valentino. “Durante i lavori dell’Assemblea – si legge in una nota ufficiale – è stato inoltre approvato il bilancio dell’associazione e sono state ridotte di un ulteriore 10% le quote sociali per le aziende con un fatturato superiore a 50 milioni di euro, già ridotte del 20% in corso d’opera”.
“Per Cnmi il 2015 è stato un anno significativo, con importanti riconoscimenti per i traguardi raggiunti. I progetti per il futuro sono in linea con il percorso iniziato per continuare a lavorare sui quattro pilastri di Cnmi: sostenibilità, digitalizzazione, rapporti istituzionali, giovani e nuovi marchi, oltre che all’organizzazione delle settimane della moda”, ha dichiarato a margine dell’evento Carlo Capasa, determinato a rafforzare la sinergia con Smi- Sistema Moda Italia nell’ottica di un allineamento, dal 2017, dei calendari delle fashion week e delle fiere del prodotto finito: “Chiediamo alla città un fashion hub permanente, sulla scia di quanto accade a Londra. Dobbiamo fare sistema, anche tra soggetti di settore”.
A supporto dei giovani la Camera ha lanciato nel corso dell’anno diversi progetti: Men’s Hub, progetto in collaborazione con Vogue Talents, al via durante la prossima edizione di Milano Moda Uomo e pronto a offrire occasioni di visibilità agli stilisti emergenti, e Fashion Lab, realizzato in partnership con Unicredit, il cui intento è quello di supportare concretamente marchi del made in Italy, mettendoli in contatto con esperti di amministrazione, finanza, buyer e giornalisti. Seconda edizione inoltre per Milano Moda Graduate, la due giorni (28 e 29 giugno 2016) dedicata agli studenti delle scuole di moda italiane.
Un’ulteriore sfida sarà inoltre quella di implementare la digitalizzazione, con un focus sui social network. “Nell’ultimo anno i nostri social hanno superato gli 1,5 milioni di visitatori. Nel 2016 procederemo inoltre a un rinnovamento del nostro sito”, ha continuato Capasa. Interrogato infine sul futuro delle fashion week maschili, alla luce delle recenti defezioni dal calendario delle sfilate uomo al via dal 18 al 21 giugno, il presidente della Camera della Moda ha fatto riferimento alla tavola rotonda dello scorso aprile durante il Festival della Moda di Hyères: “L’incontro ha visto la collaborazione delle diverse associazioni. Riteniamo si importante mantenere la separazione tra le settimane della moda uomo e quelle della moda donna. Non tutte le griffe hanno la struttura aziendale per far sfilare e produrre insieme le due collezioni, molte maison non ne hanno nemmeno l’intenzione. Detto questo, i brand che vogliono sperimentare nuovi format hanno comunque la libertà e la possibilità di farlo”, ha concluso Capasa.