Il business dei centri commerciali in Italia torna a crescere nel 2016, dopo un periodo di difficoltà e immobilismo, con nuovi progetti attualmente in fase di costruzione. La fotografia dello stato dell’arte del retail in Italia è stata scattata in occasione del primo appuntamento di Mapic Italy, due giorni dedicata al retail che si è chiusa ieri al Superstudio Più con 1.400 partecipanti registrati provenienti da 35 Paesi di cui 402 retailers nazionali e internazionali. Confermata la prossima edizione del salone organizzato da Reed Midem che si terrà il prossimo anno.
Secondo i dati di Cncc, Consiglio nazionale dei centri commerciali diffusi in occasione della fiera, nei primi tre mesi le vendite nei centri commerciali sono aumentate dell’1,6%, risultato che conferma trend positivo degli ultimi sette quarter.
“Sul tema dei volumi, il 2015 si è chiuso con il mercato delle transazioni a 8 miliardi di euro per l’Italia”, ha spiegato Massimo Moretti, presidente di Cncc. Valori in positivo, ma la strada da percorrere è ancora lunga. “Siamo a valori pre crisi contro però i 25 miliardi della Francia e i 15 della Spagna”. “Il turnover degli shopping center è di 3.315 euro al metro quadrato nel 2015”, ha sottolineato Alessandro Mazzanti, ceo di Cbre Italia. In risalita, dopo lo scivolo e degli ultimi anni, anche gli investimenti nel settore dei centri commerciali. Nel 2012 erano a quota 1,4 miliardi di euro che hanno raggiunto 2,6 miliardi nel 2014 per poi registrare una frenata nel 2015 a 1,4 miliardi. Per il 2016, secondo le previsioni di Cbre, la dovrebbero toccare 2,5 miliardi di euro.
A credere sul mercato italiano sono gli stranieri e soprattutto i fondi. Secondo i dati raccolti da Il quotidiano immobiliare, nelle operazioni d’investimento relative al comparto retail i fondi immobiliari tornano ad essere protagonisti. Nel primo trimestre dello scorso anno le operazioni in cui ha agito almeno un fondo immobiliare rappresentava il 18% dei volumi, quest’anno invece la loro parte schizza a quota 60 per cento.