Un trimestre col freno a mano tirato, che “prospetta un anno nuovamente in salita per il settore”. Secondo l’indagine condotta dal Centro Studi Smi su un panel di un centinaio di imprese, e diffusa oggi in occasione della presentazione della prossima edizione di Pitti Uomo, “da gennaio a marzo 2016 – si legge nella nota – le aziende del tessile-moda italiano presentano un fatturato in debole aumento rispetto allo stesso periodo del 2015, registrando un +0,3 per cento”.
Le previsioni sul comparto tessile-moda diffuse da Smi lo scorso 21 aprile parlavano di una crescita del 2,2% sul primo semestre.
Le vendite domestiche continuano a registrare un segno negativo. “Il mercato nazionale – continua la nota odierna di Smi – perde lo 0,7%, mentre le vendite estere mostrano una crescita del 3 per cento. Tra i segmenti best performer si annoverano la maglieria e l’abbigliamento, nonché la tessitura laniera”.
Per quanto riguarda la raccolta ordini, nei primi tre mesi dell’anno in corso, si rileva una flessione dell’1,2%, con il tessile che perde lo 0,5%, mentre l’abbigliamento-moda registra un -1,6 per cento.