Pandora ha archiviato il primo trimestre d’esercizio con ricavi per 4,7 miliardi di corone danesi (circa 610 milioni di euro), in crescita del 34% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Positive le performance di vendita in tutte le aree geografiche, con l’Asia-Pacific che ha registrato un +58%, la zona Emea un +47%, mentre le Americhe hanno guadagnato 13 punti percentuali.
La griffe danese di gioielleria, nei tre mesi al 31 marzo, ha realizzato profitti per 1,3 miliardi di corone dai precedenti 383 milioni, mentre l’ebitda ha toccato quota 1,76 miliardi di corone, superando le stime del consensus Bloomberg, ferme a 1,64 miliardi.
“L’inizio d’anno è stato molto positivo in tutte le aree geografiche, così come per le diverse categorie di prodotto, in crescita double digit. L’aumento dei ricavi è stato generato sia dagli store esistenti, soprattutto in area Emea e in Asia-Pacific, sia dalle insegne di recente apertura”, ha dichiarato in una nota ufficiale Anders Colding Friis, CEO di Pandora.