Alibaba porta scompiglio nella principale associazione internazionale contro i falsi. Il colosso asiatico, infatti, qualche settimana fa aveva annunciato il proprio ingresso nella International AntiCounterfeiting Coalition (Iacc), e la mossa non è piaciuta a diverse griffe che accusano il gruppo, quanto meno, di non agire con il necessario impegno per fronteggiare la contraffazione.
La Iacc, infatti, dopo Michael Kors, è stata lasciata anche da Gucci America. “Non erano felici dell’adesione di Alibaba”, ha spiegato il vicepresidente della coalizione Candice Li-Uzoigwe, per motivare l’uscita della maison.
L’associazione con base a Washington, in aprile, aveva accolto Alibaba tra i suoi oltre 250 membri, inserendo il gruppo cinese in una categoria speciale all’interno dell’associazione, senza diritto di voto. Il problema è che il gruppo guidato da Jack Ma ha in corso battaglie in tribunale con diversi marchi del lusso.
Gucci, insieme ad altri brand del gruppo Kering tra cui Balenciaga, nel 2015 ha citato in giudizio Alibaba presso la corte federale di New York con l’accusa di incoraggiare consapevolmente e fare profitti dalla vendita di prodotti contraffatti sulle sue piattaforme di e-commerce.