La Milano fashion week barcolla, ma non molla. Nonostante le numerose defezioni, Camera nazionale della moda ha ufficialmente comunicato che la prossima settimana della moda durerà quattro giorni, come di consueto. Dal 18 al 21 giugno, il calendario delle sfilate sarà decisamente meno fitto del solito. Gli assenti certi sono ormai otto: Ermenegildo Zegna, Calvin Klein, Bottega Veneta, Costume National, N°21, Brioni, Lucio Vanotti e Corneliani. Christian Pellizzari non ha ancora confermato la sua presenza e alcuni rumors vogliono in stand-by anche Ermanno Scervino. L’unica new entry potrebbe essere Boglioli, ma il bilancio finale vedrebbe una fashion week con circa trenta sfilate, una decina in meno rispetto alla scorsa stagione.
Le sfilate maschili di Milano pagano una combinazione di fattori contingenti, ma anche strutturali. Negli ultimi mesi, infatti, si sono ripetute situazioni di direttori creativi alla porta e cambi di proprietà che incidono sulle scelte a breve dei marchi. In diversi casi, sono stati annunciati trasferimenti temporanei verso Pitti Uomo. A questi fattori si aggiunge l’aspetto strutturale (e trasversale) della unificazione delle passerelle maschili e femminili, nell’ambito di un più generale ripensamento delle strategie, che vede i brand ricercare formule differenti dall’evento-passerella come interpretato fino a oggi.