Hermès ha chiuso il primo trimestre del 2016 con ricavi in crescita del 6% a 1,19 miliardi di euro, registrando performance in progressione nelle diverse aree geografiche, con il Giappone a +13%, l’Asia (escluso il Giappone) a +4%, l’Europa a +9% e l’America a +4 per cento.
Trainante, per quanto riguarda l’offerta produttiva, il segmento leather goods e selleria, in aumento del 15% a 590,6 milioni di euro, mentre le divisioni ready-to-wear e accessori, prodotti tessili e profumeria hanno perso, rispettivamente, il 2, il 9 e il 4 per cento. In calo anche le vendite di orologi della maison francese (-3%), penalizzate soprattutto dall’instabilità delle piazze asiatiche. La crescita dell’area maroquinerie-sellerie si era imposta, del resto, anche sui risultati del quarto trimestre del 2015, registrando un +14,3%, contro il +3,7% dell’abbigliamento e il calo del 7,2% della divisione prodotti tessili e il -4,5% dei profumi.
Come già accaduto in occasione della pubblicazione del bilancio 2015, la maison francese ha espresso prudenza rispetto alle vendite dell’intero 2016, che dovrebbero attestarsi sotto il medium-term goal del +8% a tassi costanti “a causa delle incertezze economiche, geopolitiche e monetarie”, si legge nella nota ufficiale.
Il titolo Hermès questa mattina guadagnava l’1,38% alla Borsa di Parigi.