Il Tribunale di Bologna ha negato l’ammissione al concordato preventivo alla Tintoria Martelli di Vedelago (Treviso). A riportare la notizia è il sito della CislVeneto, precisando come il gruppo specializzato nel finissaggio del denim sia “di fatto fallito con una sentenza del 6 aprile che giudica inammissibile il concordato, ma autorizza l’azienda a continuare l’attività fino al 31 dicembre in esercizio provvisorio”. Il rifiuto del Tribunale ha reso inoltre impossibile l’accesso alla cassa integrazione ordinaria.
Stando a quanto riporta la confederazione dei sindacati, le parti interessate sarebbero comunque cercando di trovare una soluzione alternativa: “Il curatore fallimentare Marcello Tarabusi ha deciso di recarsi a Roma, al Ministero del Lavoro (appoggiato da Regione Veneto, Regione Emilia-Romagna, Unindustria e Confindustria) con un obiettivo: ottenere la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori in esubero in attesa che qualche altra azienda, in questi mesi, manifesti la volontà di rilevare la tintoria di Vedelago”.
Ad incidere sul tracollo dell’azienda (solo nel 2013 i dipendenti a Vedelago erano 180, contro gli attuali 90), si legge nella nota, sarebbero stati “fattori esterni piuttosto che dall’interno del gruppo”, quali la concorrenza della manodopera staniera nella lavorazione dei prodotti delle griffe.