Calzedonia supera il traguardo dei 2 miliardi di euro di fatturato nel 2015. Il gruppo veneto ha archiviato lo scorso esercizio a 2.018 milioni di ricavi, in aumento del 9,3% rispetto al 2014. Alla crescita complessiva hanno contribuito tutti i marchi di proprietà: Calzedonia ha raggiunto un fatturato di 684 milioni, Intimissimi di 634 milioni, Tezenis di 541 milioni, mentre Falconeri è arrivato a 52 milioni, con una crescita del 40 per cento. Incrementi significativi anche per il nuovo format Signorvino che ha raggiunto un fatturato di 14 milioni.
Segno positivo anche per l’ebitda (360 milioni di euro, con un’incidenza del 17,9% sui ricavi, rispetto ai 260 del 2014 e un’incidenza del 14,1%) e per l’utile netto che è passato da 83 milioni del 2014 a 114 milioni nel 2015.
Prosegue lo sviluppo all’estero, soprattutto in Europa: nel corso dell’esercizio, il saldo delle aperture ha evidenziato un incremento di 159 nuovi punti vendita, di cui soltanto due in Italia. I Paesi in cui l’accelerazione è stata più marcata sono Germania, Spagna e Francia. Alla fine del 2015, i punti vendita totali del gruppo erano 4.025, di cui 2.442 all’estero e 1.583 in Italia. I dipendenti del gruppo sono 32mila in tutto il mondo.
Nel corso del 2016 è in programma l’apertura dei primi punti vendita negli Stati Uniti, e sono in corso valutazioni sul mercato cinese. Sul fronte produttivo, oltre agli stabilimenti già presenti in Italia, Sri Lanka, Croazia, Romania, Bulgaria e Serbia, nel corso dell’anno entrerà in produzione il nuovo stabilimento in Etiopia. In un’intervista a Il Sole-24 Ore, il presidente e fondatore del gruppo Sandro Veronesi ha dichiarato l’intenzione di investire per l’anno in corso circa il 7% del fatturato, quasi 150 milioni: tra questi anche il budget per testimonial importanti, come Julia Roberts e Adriana Lima, volti di Calzedonia.