Primo trimestre sotto le attese per il gruppo del lusso Lvmh che ha registrato un giro d’affari di 8,62 miliardi di euro, in crescita di 4%, ma meno degli 8,71 miliardi attesi dal consensus Thomson Reuters. A cambi costanti, l’incremento delle vendite scende al 3%, dopo la crescita del 5% del quarto trimestre 2015, a fronte di stime tra il 4% e il 5 per cento.
Sostanzialmente stabile il segmento fashion e leather goods, che ha chiuso i tre mesi al 31 marzo a 2,96 miliardi di euro, contro i 2,97 miliardi del corrispondente periodo del 2015. In crescita invece la divisione orologi e gioielli, +7% a 774 milioni di euro, l’area beauty, +7% a 1,2 miliardi, e il comparto alcolici che ha messo a segno un +6% oltre il miliardo di euro.
A livello geografico, ha precisato il gruppo guidato da Bernard Arnault in una nota ufficiale, “la performance è stata positiva sul mercato americano, mentre in Europa la nota negativa è rappresentata dal calo del turismo in Francia a seguito dei recenti attacchi terroristici. In Asia, infine, pesa il contesto economico incerto, fatta eccezione per la crescita registrata in Giappone”.
Il gruppo francese, il cui titolo perde il 3,5% alla Borsa di Parigi, ha infine espresso cautela sul 2016, pronto a “rafforzare la sua leadership nel mondo dei beni di lusso con continui investimenti in qualità, eccellenza e innovazioni sui prodotti e sulla distribuzione”.