L’effetto biglietto verde produce un 2015 a due velocità. I brand europei crescono a doppia cifra e registrano solide redditività. Mentre in Usa brinda solo il casual.
Un 2015 in cui L’Europa cresce nonostante la battuta d’arresto del mercato cinese, mentre gli Stati Uniti risultano penalizzati dal quadro valutario. Secondo l’analisi condotta da Pambianco Strategie di Impresa su un panel di 35 aziende quotate della moda e del lusso, il fatturato dei principali player italiani ha messo a segno un +11,5% superando i 21,8 miliardi di euro, mentre quelli europei hanno registrato un incremento del 15,3% a 122,8 miliardi. Negli States, invece il rafforzamento del dollaro ha impattato sulle performance dei vari gruppi, che sono cresciuti di appena lo 0,2%. Si tenga inoltre presente che, fatta eccezione per la maison di gioielleria Tiffany, il campione americano rappresenta sempre meno l’alto di gamma, perchè comprende sempre più marchi di casualwear.
LE MIGLIORI ITALIANE
Per quanto riguarda i fatturati, i maggiori player italiani del 2015 sono Luxottica (con 8,8 miliardi di euro), Prada (con 3,5 miliardi di euro) e Salvatore Ferragamo (con 1,4 miliardi). A mostrare la maggiore percentuale di incremento c’è Moncler, il cui giro d’affari è cresciuto del 26,8% a 880 milioni di euro, raggiungendo con un anno d’anticipo gli obbiettivi fissati al momento della quotazione in Borsa. Alla griffe guidata da Remo Ruffini spetta inoltre il primato per redditività, con un ebitda che sale al 34,1%, mentre al secondo posto troviamo BasicNet, per la quale l’ebitda è del 23,9%.
I BIG PLAYER EUROPEI
Per quanto riguarda i gruppi europei, i maggiori per fatturato sono nell’ordine il colosso francese del lusso Lvmh (a 35,6 miliardi di euro), la spagnola Inditex (a 20,9 miliardi) e la svedese H&M (a 19,6 miliardi). A vantare la crescita maggiore c’è Pandora, il cui giro d’affari aumenta del 40,2% a 2,2 miliardi di euro. Il marchio danese di gioielleria è inoltre quello che registra la maggiore redditività, con un ebitda del 37,1% sui ricavi. Seguono, nella classifica, Lvmh (23,7%), Inditex (22,5%) e Swatch (22%).
IL PESO DEL DOLLARO FORTE
Negli Stati Uniti, le principali aziende per fatturato si confermano Gap, con 14,4 miliardi di euro, Vf Corporation, con 11,2 miliardi, e Limited Brands, la controllante del marchio Victoria’s Secret, con 11,1 miliardi. Le performance delle quotate a stelle e strisce registrano segni diversi. La crescita maggiore è quella di GIII, a cui fanno capo le licenze produttive di Calvin Klein, Kenneth Cole e Guess. Il fatturato della società presieduta da Morris Goldfarb ha infatti messo a segno un incremento del 10,7% superando i 2,1 miliardi di euro. A seguire troviamo Kate Spade, che con una crescita del 9,1% ha raggiunto gli 1,1 miliardi di euro, mentre il colosso dell’intimo HanesBrands ha registrato una progressione del 7,6% a 5,2 miliardi. Guardando infine alla redditività, si segnalano i buoni risultati di Limited Brands (al 21,8%), Kate Spade (al 16,3%) e Vf Corporation (al 15,8%).
di Giulia Sciola