Semestre a due velocità per Fast Retailing, colosso giapponese proprietario della catena Uniqlo, che ha registrato ricavi in crescita del 6,5% per mille miliardi di yen (circa 8 miliardi di euro) e utili in picchiata del 55%, scesi a 47 miliardi di yen (circa 380 milioni di euro). Ad incidere sul forte calo dei profitti, secondo quanto comunicato dall’azienda, è stato soprattutto il rafforzamento dello yen.
A livello dei singoli brand, Uniqlo Japan è rimasto sostanzialmente stabile (-0,2%) con ricavi a quota 453 miliardi di yen, mentre Uniqlo International ha messo a segno una crescita del 12,7%, con vendite per 389,2 miliardi. A +13%, invece, il business dei Global brands, tra cui si annoverano GU, J Brand, Theory, Comptoir des Cotonniers e Princess Tam-Tam, il cui fatturato ha raggiunto i 167 miliardi di yen, grazie soprattutto a un incremento significativo delle vendite della moda low cost a marchio GU.
Alla luce dei risultati, Fast Retailng ha rivisto al ribasso le stime sui dodici mesi (l’esercizio fiscale 2016 chiuderà a fine agosto), con ricavi che dovrebbero crescere del 7%, ma con profitti netti che dovrebbero perdere circa 45 punti percentuali.
La guidance al ribasso ha portato il titolo della società guidata da Tadashi Yanai a perdere oltre il 12,7% alla Borsa di Tokyo.