Redditività sopra le stime per Salvatore Ferragamo che ha archiviato l’esercizio fiscale 2015 con utili per 173 milioni di euro, segnando un incremento del 10% sui 157 milioni del 2014, e un ebitda a +11% per 324 milioni, con un’incidenza del 22,7% sul fatturato. Le attese del consensus Bloomberg erano ferme a profitti per 165 milioni di euro e ad un margine operativo lordo a quota 314 milioni. Il giro d’affari, reso noto in via preliminare a fine gennaio, ha invece raggiunto gli 1,4 miliardi di euro, in crescita del 7,4% a tassi di cambio correnti rispetto agli 1,33 miliardi registrati nell’esercizio precedente.
Si è ridotto infine l’indebitamento finanziario netto, passato da 49 a 10 milioni di euro. “In considerazione della forza e del posizionamento del brand Salvatore Ferragamo, di una consolidata presenza globale e della favorevole evoluzione dei margini, si conferma l’aspettativa per un altro esercizio positivo”, ha dichiarato in una nota ufficiale il gruppo toscano, che ai suoi azionisti ha riconosciuto un dividendo pari a 0,46 euro, il 10% in più rispetto alla remunerazione dell’anno precedente.
La cedola e i risultati, diffusi ieri sera a mercati chiusi, hanno determinato una buona partenza per il titolo di Salvatore Ferragamo, che a Piazza Affari è arrivato a guadagnare in mattinata anche il 3 per cento.