Saper fare italiano, vocazione all’internazionalizzazione e rispetto per l’ambiente. Fiorini International, gruppo specializzato nella lavorazione della carta per il packaging industriale e le shopping bag, si prepara a crescere nel segmento lusso, forte di costanti investimenti in termini di innovazione. “Nel nostro settore il know how si traduce nella selezione di materie prime pregiate e in risposte tempestive, e sempre più personalizzate, alle esigenze delle griffe”, ha raccontato a Pambianco News Stefano Fiorini, sales director delle divisioni shopping e luxury dell’azienda marchigiana, che, con una produzione congiunta made in Italy e made in Cina, è oggi presente in Europa, nelle Americhe, in Africa e in Asia. “Il Vecchio Continente è oggi il nostro mercato di riferimento, con l’Italia che genera il 50% del fatturato, trainata dalla popolarità delle nostre maison, seguita dalla Francia”, ha continuato Fiorini, precisando come anche Cina ed Emirati Arabi Uniti presentino un buon potenziale di crescita.
L’azienda, che, pur in attesa di un dato ufficiale, ha confermato un trend di crescita nel 2015 (Fiorini International ha chiuso il 2014, ultimo dato disponibile, con un fatturato di oltre 96 milioni di euro) affianca oggi alla produzione più tradizionale di shopper, l’ideazione e la consegna di una gamma più ampia di accessori per l’abbigliamento, prossima ad includere scatole, veline, penne, grucce e porta abiti. Sempre in linea con il tema della sostenibilità, la produzione del gruppo riporta la sigla Fsc (Forest Stewardship council), che certifica il pieno rispetto della Catena di Custodia Certificata (CoC): “L’eco-compatibilità rappresenta oggi uno dei criteri di scelta dei clienti. La nostra azienda lavora sullo sviluppo di prodotti sempre più green, con un uso crescente di carta riciclata, e su criteri di sostenibilità applicabili alla filiera produttiva. Nel 2016, in particolare, implementeremo l’attività di depurazione delle acque di scarico con la messa a punto di nuovi impianti nei nostri siti produttivi”, ha concluso Fiorini.